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Panchina 6/7

Facilmente individuabile grazie alla tabella stradale “Oslavia - Paese della Ribolla di Oslavia”, la panchina Radikon offre una sosta esperienziale che va oltre l’ammirazione del panorama.

Un vecchio tino, un salice e un torchio identificano ciò che per secoli gli abitanti di Oslavia hanno tramandano di generazione in generazione, un sapere che si è sempre evoluto cosciente delle proprie origini.

Orientata e posizionata proprio come la Ribolla, esposta quindi a Sud-Est e radicata nella dura ponka, la panchina Radikon offre la possibilità di fingersi vite: nitido sul viso il tepore del primo sole del mattino, a sinistra (da Nord Est) i freschi refoli della Bora, a destra (Sud-Ovest) il calore dei tramonti. Alle spalle la strada, l’unica strada che si snoda sul crinale della collina di Oslavia e la definisce, percorrendola dall’inizio alla fine.

Oltre la tabella il Sabotino, il monte che qui ha determinato la vita (e la morte) di tante, troppe persone. Ci sono volute 4 generazioni dopo la Guerra per vederlo nuovamente ricoperto di vegetazione, prima bassa e rada e ora finalmente rigogliosa, verde e imponente.

Uno spettacolo che la natura riprende in diverse sfumature nel corso dell’anno.